Page 59 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2022
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ANGELA ANIELLO                                              ANGELA MARIA MALATACCA

 FRANCO CARTA    Muore in Te                                                 DUE GOCCE ROSSE

 AVVISO DI MORTE  divora me

                 il silenzio di attimi ostinati                              Due gocce rosse, due soli rubini

 Chiedo il permesso di dire che sono morta.  e l’urlo di cosce slargate      sulle cosce bianche e nude.
 Per comunicare ciò che nessuno vuole comunicare: la morte.  e la pedata del tuo liquido  Il mattino allunga il suo timido braccio

 Anche la morte di chi ancora vive, la morte di chi ancora lavora,  e di baci senza ritorno  a spostare le ombre della notte,

 la morte di chi ancora,  sulle mie labbra livide.                           mentre i miei vent’anni giacciono spalancati
 ogni tanto scrive una poesia o cucina con le mani  Feroce il mio singhiozzo  sul pavimento freddo

 delle nonne che cucinavano  sputato il tuo sudore                           e i pensieri lì in alto, fermi,

 la stessa ricetta.  a chiudere un gemito                                    sul soffitto bianco.
 Vengo ad informarti che sono morta,  di piacere.                            Una bestia feroce ha frugato le mie carni,

 ma non è stato per te,  Dolore                                              avvizzito i miei fiori,
 che scrivi di me,  buio                                                     inquinato le mie acque.

 voglio dire,    portami via!                                                Madre qual è la mia colpa?

 non muoio perché ho bisogno di te.  Non mi avrai mai                        Solo aver sciolto i capelli
 Muoio perché sono anche la donna sdraiata nel suo letto che viene violentata dal dot-  portati via il tuo ghigno  e regalato un sorriso con queste mie labbra

 tore.           il tuo cuore d’ortica                                       ora gonfie e avvelenate.

 Muoio perché sono la massaia stressata con i figli e con le bollette che arrivano senza  le tue mani spinate  Madre lo giuro, io volevo solo ballare.
 fermarsi, muoio.  Petalo resto                                              Io non sono qui. Non sono qui.

 Sono morta perché il mio ex ragazzo non ha accettato la fine del fidanzamento e mi   d’una pianta straziata  Madre vieni a prendermi che ho tanto freddo.

 ha sparato in faccia.  dalle radici                                         Ma le ore scorrono
 Sono morta perché mio padre                                                 trascinando via i miei vent’anni.

 ha detto che se mi fossi separata                                           Sono stanca.

 sarei stato condannata.                                                     E mentre chiudo gli occhi
 Muoio perché sono donna.                                                    ritorna lento e silenzioso

 Muoio perché le donne muoiono                                               un indifferente tramonto

 e ogni giorno preferirebbero buttarsi fuori dalla finestra piuttosto che essere picchiate  a spegnere i due rubini,
 dal marito, muoio per loro.                                                 due sole gocce rosse

 E io dico                                                                    sulle cosce bianche e nude.

 nonostante l'avviso di morte
 nella prossima poesia

 Ti parlerò della vita che vivi, nonostante ciò.


















































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