Page 17 - RIVISTA LUGLIO 2024
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durante il secondo conflitto mondiale, luminoso esempio di abnegazione e di sacrificio; ma so

               che molti altri non sono stati e non sono da meno. Questi sono esempi, che rifulgono al di sopra
               di ogni interesse di parte e si impongono non solo al rispetto ma anche all’ammirazione e alla

               riconoscenza di tutti”.
































               V.Brig. Salvo D’Acquisto



               Il Presidente della Repubblica, Oscar  Luigi  Scalfaro, in  veste  di Ministro dell’Interno, in

               occasione delle celebrazioni tenutesi a Napoli dal 22 al 24 ottobre 1986, per la traslazione delle
               spoglie mortali del Vicebrigadiere, dal mausoleo di Posillipo alla Basilica di Santa Chiara, così

               si espresse: “Salvo D’Acquisto è un uomo vero; per questo è patrimonio, è ricchezza, è onore,

               è gloria dell’umanità”.



               Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, concessa al Vicebrigadiere

               Salvo D’Acquisto:
               “Esempio luminoso di altruismo, spinto fino alla suprema rinunzia della vita, sul luogo stesso

               del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, erano stati condotti dalle orde naziste 22 ostaggi

               civili del territorio della sua stazione, non esitava a dichiararsi unico responsabile d’un presunto

               attentato contro le forze armate tedesche.
               Affrontava così da solo, impavido, la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e

               scrivendo una pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma”.

                                           Torre di Palidoro (Roma) 23 settembre 1943



               Motivazione della Croce di Grande Ufficiale dell’Ordine Militare d’Italia alla memoria, concessa

               al Generale di Corpo d’Armata Carlo Alberto Dalla Chiesa:

               “Ufficiale Generale dell’Arma dei Carabinieri, già postosi in particolare evidenza per le molteplici
               benemerenze acquisite nella lotta per la Resistenza e contro la delinquenza organizzata, in un

               arco di nove anni e in più incarichi – ad alcuno dei quali chiamato direttamente dalla fiducia del

               Governo – ideava, organizzava e conduceva, con eccezionale capacità, straordinario ardimento,
               altissimo valore e supremo sprezzo del pericolo, una serie ininterrotta di operazioni contro la

               criminalità eversiva, le sue eccelse doti di comandante, la genialità delle concezioni operative,

               l’infaticabile tenacia, in momenti particolarmente travagliati della vita del Paese e di grave pericolo
               per le Istituzioni, concorrevano in modo rilevante alla disarticolazione delle più agguerrite ed

               efferate organizzazioni terroristiche, meritandogli l’unanime riconoscimento della collettività

               nazionale, cadeva a Palermo, proditoriamente ucciso, immolando  la sua esemplare  vita di
               Ufficiale e di fedele servitore dello Stato”.



               Territorio nazionale, 10 ottobre 1973 – 5 maggio 1982



               Motivazione della  Medaglia d’Oro al valor  Civile  alla memoria, concessa  al Prefetto  della




                                                                                 periodico mensile del gruppo NOIQUI                            17
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