Page 119 - RIVISTA FEBBRAIO 2025
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RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2025     https://www.youtube.com/@noiqui/featured

               influsso del salmastro apportato dal "marino", ho arguito che, da sempre, la
               siffatta eccezionale miscela ha forgiato l'univoco elemento essenziale agli acini
               d'uva di questa terra, confacente a esaltare il mosto producente il caratteristi-
               co vino dal tipico sapore e dall'inebriante aroma. Contraddistinto parimenti a
               codesto, ho rammentato lo speciale sapore dell'olio prodotto dagli uliveti dei
               terrazzamenti inerpicati sulle ripide colline soprastanti il mare.


               Notevoli preziosità, dell’antico e attuale territorio, il quale, in me, ha seminato
               l’amore indi germogliato.


               E il mio sguardo mentale si è indi soffermato su incantevoli notti sgombre da
               nubi e pregne del cosmico sussurro. Recependo poi, in simultanea al rimirare
               tale dipinto, verosimilmente una dolcissima melodia angelica, ho rievocato il
               suggestivo scenario del Golfo, sì beneamato da esimi poeti e scrittori, per i quali,
               pur modestamente me compresa, il mare è il Re e la luna, la sua Regina,





                                                                       E L'ANGELO GUARDÒ
                                                                               LA LUNA

                                                                E l'Angelo guardò la luna, /contem-
                                                                plandola come Venere sognante, /
                                                                attonito e assorto, senza distoglier
                                                                sguardo,/dacché, già, l'avea notata,/
                                                                la notte, al suo usual incedere fata-
                                                                to,/mai rimirandola come in cotal
                                                                momento./Parea dipinto,/sì talmen-
                                                                te immobile com'ea, da parer finto,/
                tutt'uno, sopra l'esiguo scoglio che l'accogliea./Turbato, com'un innamorato,
                ebbro d'ardore,/ ch'andava a intonar la serenata ch'avea nel cuore./S'avesse
                avuto voce, per quel cantico d'amore/

                Regina della notte, al palesars'in cielo, /enfasi e stupore,/per l'astro incorona-
                to d'alone luminoso,/ che riflettea sul mar barlumi luccicanti a pelo d'acqua,/
                brillanti luccichii d'argento,/sopr'al candido riverbero delineante strana rotta./
                Rotta del desiderio... pensò l'Eccelso./E l'Angelo guardò la luna,/pensando alla
                sua veste immacolata./Perpetuo, il suo scrutare solitario,/nel tempo suo ch'an-
                dava a terminare,/gioendo, di splendor ch'avrebbe perso,/non soffermandosi,
                quell'attimo d'eterno.





















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