Page 90 - RIVISTA GIUGNO 2025
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In questi versi, Krosi ci propone una rilettura audace e sensuale della Statua
della Libertà, femmina che si trasforma in tentatrice, colma di desiderio e tra-
sgressione. La “piccola Saffo lesbica”, evoca l'identità queer e libertà espressiva.
Il tono che Krosi usa tramite i versi, è bizzarro, provocatorio, crudo, ma alta-
mente poetico. La libertà femminile prende forma, e ribellandosi esplode in eros.
Direi che qui bisogna fermarsi un attimo... con la sua modestia grandezza, la
poetessa Krosi si definisce piccola, dinnanzi alla grande Saffo greca, riportando
così ai lettori, anche la sua profonda conoscenza della letteratura greca antica,
ricca di mitologia e tanto altro ancora.
Scorrendo i versi, notiamo che la poetessa si confronta con una città scono-
sciuta, cercando una somiglianza con la sua patria lontana, misera e illusoria
ma nello stesso tempo accogliente (lì, già vanno in spiaggia, due contrasti tra il
freddo e il caldo).
Il linguaggio è ricco di metafore un po'audaci, azzardate con immagini sorpren-
denti: "pancia di lucciole", "glutei gelidi", "crani vetrati".
L’intera strofa continua a ondeggiare tra il pensiero e la preoccupazione perso-
nale di Krosi nonché quella collettiva, tra i sogni e gli incubi, tra il miraggio e
la realtà, accompagnata dall'alienazione della sua ricerca, in un mondo ormai
fatto a pezzi.
4. Anche nella quarta strofa, Krosi prosegue a usare le sfumature di una città
in un continuo movimento, portandoci nei luoghi iconici, come Central Park e
Grand Central Terminal, i quali diventano scenari osceni con importanti ele-
menti come "semafori che si masturbano" e i "glutei gelidi" sfidando con la con-
vinzione di un’autrice molto in gamba, le convenzioni linguistiche per trasmet-
terci emozioni profonde che rimangono a lungo imprese nella memoria di tanti
lettori.
Tutto il poema in generale offre uno sguardo personale e intenso della poetessa
Krosi, non solo sulla città ma anche su chi abita in essa.
La presenza di una "ragazza di colore" alla stazione, è una importante critica so-
ciale, da parte dell'autrice, la quale evidenzia le disuguaglianze e le marginaliz-
zazioni, la schiavitù della prostituzione da parte di chi approfitta e, questo è un
punto cruciale in questi versi, un tema che non ci può sfuggire senza farci con-
centrare, perciò Krosi, lo mette nel suo poema, come protagonista di colore, con
capelli ricci. La prostituzione delle donne afroamericane negli Stati Uniti rap-
presenta un fenomeno complesso e profondamente radicato in dinamiche stori-
che, sociali ed economiche. Le donne nere sono sovra rappresentate nel commer-
cio sessuale, spesso a causa di fattori sociali, come la povertà, discriminazione
razziale e mancanza di opportunità educative e lavorative e, affrontare questa
problematica richiede un approccio olistico che consideri le radici profonde del-
la discriminazione razziale e della disuguaglianza di genere, sollecitando così,
alcune politiche che proteggessero i diritti e la dignità di tutte le donne. Tutto
questo, Krosi lo "denuncia" e lo "dichiara" nelle strade gelide dell'America, con
una penna abbastanza scorrevole, come i suoi pensieri d'altronde.
5. Nella quinta strofa, assieme a Krosi, ci troviamo la cruda realtà viscerale di
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