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RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2025     https://www.youtube.com/@noiqui/featured
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                      ABRIELLA FORTUNA


                                                IL 10 FEbbrAIO









































                è il giorno del ricordo dei caduti nelle foibe. Una pagina della storia italiana
                da non dimenticare
                  Il ricordo tiene viva la memoria e la memoria deve rivivere attraverso i rac-
                conti. La storia ha tante pagine oscurantiste, pagine che non si vorrebbero
                mai leggere e una di queste è sicuramente un capitolo nero per l’Italia. Un
                pezzo di vita di cui si parla poco, forse si vuole insabbiare, ma che deve essere
                necessariamente reso vivo affinché ognuno sia cosciente di cosa l’uomo, con la
                sua brutalità, sa fare.
                  Non è sempre vero che la storia insegna. Non è vero che la storia tramanda
                idee di giustizia ed equità. Non è vero che gli errori della storia hanno permes-
                so di costruire periodi migliori e non è ancora vero che gli uomini sanno pren-
                dere il meglio dei loro predecessori.
                  Il 6 aprile 1941, senza alcun preavviso, gli italiani e i tedeschi attaccano
                il Regno di Jugoslavia. L’Italia annette la Slovenia del Sud e quasi tutta la
                Dalmazia. I fascisti italiani iniziano una politica di pulizia etnica della Vene-
                zia Giulia e vengono presi provvedimenti per distruggere l’identità nazionale
                slovena e croata. Vengono chiuse le scuole, italianizzate i nomi delle strade e i
                nomi delle persone, censurati i giornali in lingua slava e il divieto di parlare in
                sloveno in pubblico.
                  E mentre gli italiani sono allibiti di ciò che i nazisti hanno fatto con gli ebrei,
                loro stessi, gli italiani, si comportano allo stesso modo con i civili slavi. Durez-
                za estrema, deportazioni di massa, eccidi e rappresaglie verso un popolo col-
                pevole di che? Le solite ripartizioni territoriali, i soliti giochi di potere. E con


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