“Le parole dei fiori”, poetica da cui prende il titolo questa silloge svela nel primo verso “Sulla porta di casa è scritto sono un giardino” l’essenza del sentire di Loretta Danzo: una storia d’amore.
Chi sono i protagonisti? I fiori, cioè tutto quello che nasce dal seme dell’Amore. Non è un caso che spesso la parola Amore viene scritta con la A maiuscola.
Ho incontrato versi non imprigionati dentro la metrica, ma liberi di esprimersi con spontaneità, con sincerità, legati piuttosto alle radici della poetessa che incredibilmente ho sentito forti, potenti e presenti come presenti sono “le stelle di un cielo”.
Le rime sono in movimento continuo, tanto che la poetessa spesso dice “mi giro intorno”, è una ricerca circolare lungo il perimetro del mondo, guidata dal suo attento sguardo. In quel mondo dove “soffia l’amore” diventa energia per superare difficoltà, dolori, disordine, contraddizioni e che dona la forza per lottare senza armi ma con pazienza e calma per tornare a gioire, ad avere speranza, a riconciliarsi con il prossimo.
Bellissima l’immagine della “culla colma di mamma e papà” …ogni bimbo e non solo, ma ogni essere vivente che nasce, per crescere deve sentirsi amato.
Tra le righe pacate di Loretta si incontra il rispetto, l’onestà, l’accoglienza, la sincerità, la responsabilità l’umiltà e il perdono. Il suo essere credente la porta a chiudere con segni di speranza anche le poetiche pervase dal dolore.
Questi sentimenti sono il frutto del viaggio compiuto che ha voluto intraprendere per cercare dentro di sé la consapevolezza di sentirsi amata e di sapere amare: “Sono amata e vivo ballando dentro una casa vera” (Oggi solamente donna)
Lei stessa, Loretta, si fa casa con la porta spalancata che raccoglie “Lacrime di gente sola, infelice e diversa” (Nozze)
Il Mondo è Famiglia, non possiamo fare a meno degli altri perché tutti noi “Siamo mendicanti di completamento” (Amerai) e ancora “Pezzi di arcobaleno esploso da un istante di girotondo felice” (Colibrì)
Avvicinarmi e farmi avvolgere dal profumo delle parole di Loretta Danzo mi hanno donato veri attimi di tranquillità.
Patrizia Calzetta